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I monologhi della vagina di Eve Ensler

Eve Ensler scrisse quest’opera teatrale dopo aver intervistato più di 200 donne a partire dal 1996. La portò in scena nello stesso anno sul palco del Cornelia Street Cafè di New York:

La prima volta che ho messo in scena I monologhi della vagina ero certa che qualcuno mi avrebbe sparato. Perciò quando sono salita sul palco di un piccolo teatro di Manhattan mi sono sentita come se stessi attraversando una barriera invisibile, rompendo un tabù molto profondo.

L’opera fu molto importante dal punto di vista sociale perché aiutò a cambiare il punto di vista sul corpo femminile. Moltissime donne si ritrovarono nelle parole dei monologhi, che senza pretese ideologiche parlavano con incisività dei problemi femminili più vari, dal primo ciclo mestruale allo stupro.

Ogni anno vengono aggiunti nuovi monologhi che prendono spunto dai fatti d’attualità. Ad esempio nel 2003 ne venne inserito uno riguardante la situazione delle donne in Afghanistan.

Il grande successo dei Monologhi portò alla nascita del movimento V-Day. Quest associazione ha come scopo quello di sensibilizzare le persone sulla violenza di genere, sulle mutilazioni femminili, le molestie sessuali e la violenza domestica.

In occasione della festa di San Valentino, ogni anno, organizzano delle rappresentazioni dei Monologhi. La V del loro nome rimanda infatti a Valentino, ma anche a Vagina e a Vittoria. il ricavato delle loro manifestazioni e rappresentazioni è devoluto a programmi che assistono le donne vittime di violenza.

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